La rassegna di Umberto Chierici, fonte primaria per ricostruire le sale dedicate all'architettura, si chiude con Vittone, Alfieri e quelli che vengono definiti "i Settecenteschi tardi e minori" (CHIERICI 1928, p. 62).
Non si fa nell'articolo riferimento ad un cambio di sala, ma è comunque vero che l'autore non precisa mai il numero e la successione delle sale di architettura.
Considerando inoltre che la quantità di opere già collocate nella sala 19 è notevole; che in AFTM SMO 137, Note concordate, non è segnalata con chiarezza la successione tra le sale 18, 19 e che la sala 20 non è menzionata; che Eugenio Olivero nei suoi appunti non indica nelle sale 18 e 19 altri architetti settecenteschi oltre a Juvarra e, infine, che gli ambienti allora definiti sale 19 e 20 non sono ampi, si può supporre, pur senza assoluta certezza, che la piccola sala 20 fosse riservata all'Architettura del Settecento