I Protagonisti

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Pietro Accorsi

Pietro Accorsi (Torino, 25 ottobre 1891 - 26 ottobre 1982), nato in una modesta famiglia, si appassiona all’arte fin dalla giovinezza rivelando molto presto uno straordinario intuito artistico e un eccezionale occhio da conoscitore che, insieme con una fitta rete di rapporti sul territorio, lo faranno diventare uno degli antiquari più attivi del Novecento.

A riprova della sua influenza e delle sue spiccate capacità anche commerciali è la diffusione del cosiddetto “gusto Accorsi” che, nell’immediato secondo dopoguerra, caratterizza l’arredamento delle dimore dei più facoltosi uomini d’affari del tempo, di politici e monarchi. Grande amico di Umberto II di Savoia, Accorsi sviluppa stretti rapporti con gli Agnelli, i Bruni Tedeschi, Warner Abegg, Riccardo Gualino, Henry Ford per arrivare fino a Luigi Einaudi che, diventato Presidente della Repubblica, gli conferisce l’incarico di riarredare il Quirinale.
Di fondamentale importanza il suo incontro con Vittorio Viale: nel 1935 su mandato del direttore dei Musei Civici e con l’appoggio del Principe di Piemonte acquista la Collezione Trivulzio di Milano. La notizia provoca addirittura l’interessamento di Mussolini che ingiunge all’antiquario di non spostare la raccolta dal capoluogo lombardo. Accorsi acconsente ottenendo in cambio per la Città di Torino, come risarcimento della rescissione contrattuale, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina e la seconda parte delle Très belles heures del duca di Berry, miniate da Jan van Eyck, oggi tesori delle collezioni del Museo Civico d’Arte Antica – Palazzo Madama.
Collabora con Viale non solo per prestigiosi acquisti per il Museo, ma anche come generoso prestatore, consulente e intermediario per la concessione di opere per la Mostra del Gotico e Rinascimento in Piemonte del 1938 e per le mostre del Barocco Piemontese del 1937 e del 1963.
Nel 1928 Accorsi acquista sulle colline torinesi la villa – Villa Paola – dove allestisce lungo tutto il corso della vita le sue ricchissime collezioni, in prevalenza di opere e oggetti del Settecento, che saranno poi all’origine del Museo di Arti Decorative della Fondazione Pietro Accorsi.
Istituita nel 1983 dopo la morte di Accorsi, per sua stessa volontà, la Fondazione – oggi Fondazione Accorsi Ometto, dal nome del presidente nonché ventennale collaboratore dell’antiquario, Giulio Ometto – si è dedicata negli anni Novanta del secolo scorso al restauro di Palazzo Accorsi in via Po a Torino dove, nel dicembre del 1999, è stato inaugurato il Museo di Arti Decorative.


1937 - Mostra del Barocco Piemontese


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